Il carretto siciliano è molto più di un semplice mezzo di trasporto; è un'opera d'arte ambulante, un simbolo vibrante della cultura e della storia della Sicilia. Diffuso principalmente tra il XIX e il XX secolo, il suo uso era legato al trasporto di merci e persone, soprattutto nelle campagne siciliane. Con l'avvento dei mezzi motorizzati, il carretto ha perso la sua funzione pratica, trasformandosi in un elemento folkloristico e artistico.
Il carretto siciliano non è solo un mezzo di trasporto, ma un potente strumento di comunicazione e di espressione identitaria. Attraverso le pitture e le sculture, i carrettieri raccontavano storie, tramandavano tradizioni, esprimevano la loro visione del mondo e la loro fede. Il carretto, quindi, diventava una sorta di libro di storia ambulante, accessibile anche a chi non sapeva leggere. Oggi, il carretto siciliano è un simbolo della sicilianità (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/sicilianità), ammirato e apprezzato in tutto il mondo.
La costruzione e la decorazione di un carretto siciliano sono un'arte complessa, tramandata di generazione in generazione. I maestri carrai (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/maestri%20carrai), gli artigiani che costruivano i carretti, erano figure rispettate e ammirate nella comunità. Oggi, la tradizione del carretto siciliano è mantenuta viva da alcuni artigiani, che continuano a costruire e restaurare carretti, preservando così un patrimonio culturale unico.